16 giugno 2010

Il caso ABSOLUT VODKA

Ieri 13 giugno David Goodman si è occupato sul New York Times della discussa sponsorizzazione del Brooklyn Blogfest, evento sul blogging che si tiene annualmente a Brooklyn, da parte di Absolut Vodka.
Louise Crawford, organizzatrice del festival e autrice di ‘Only the Blog Knows Brooklyn’, ha presentato Absolut come sponsor ufficiale della manifestazione, ma ha taciuto sui doni – vodka e una piccola videocamera digitale – che lei stessa e altri blogger avrebbero ricevuto per la copertura mediatica prodotta.
Menzioni di Absolut Vodka hanno cominciato a fioccare sui blog, in alcuni casi in maniera apparentemente immotivata visto che non tutti i blogger hanno rivelato le proprie relazioni con lo sponsor. Il silenzio in cui si è consumato lo scambio tra azienda e blogger ha provocato reazioni da parte della critica, che ha ribattezzato l’evento con il nome “shillfest”, ovvero “festival dei compari”, e, come ennesimo caso di ‘product placement’ non dichiarato, ha contribuito a riaprire il dibattito sullo spinoso problema dell’etica con cui blogger e web editor si devono confrontare.
Rispetto ai media tradizionali che, scrive Goodman, sono sottoposti a una continua supervisione da parte delle istituzioni, i blogger godono del privilegio di poter costituire una voce indipendente, non filtrata dalle norme ‘federali’. Tuttavia il guadagno è una tentazione che non risparmia nessuno: ecco perché la Federal Trade Commission dopo quasi trent’anni dalla compilazione, ha recentemente rivisto e ampliato le linee guida su pubblicità e sponsorizzazioni, allo scopo di assicurare che tutte le campagne di marketing siano chiaramente dichiarate e rese pubbliche.
La pubblicità ingannevole è perseguibile indipendentemente dal mezzo con cui viene effettuata. Steve Rubel, vice presidente di Edelman Digital, ha dichiarato che quando si trova da Starbucks e aggiorna il suo stato su Foursquare, è sempre attento a sottolineare che la compagnia è uno dei clienti della propria agenzia.
L’unico requisito che viene richiesto ai blogger è, in definitiva, la trasparenza: laddove manchi o sia messa in dubbio, il danno reputazionale e la perdita di credibilità non possono che essere ingenti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao sono Giulia del blog '' The Girl Of Bows '' il tuo blog è decisamente favoloso...a settembre dovrei venire a Milano per la settimana della Moda...non vedo l'ora di essere presente al Vogue Fashion Night! *_* A presto.
Giulia.